le vendite di vino online e fisiche crollano
Enogastronomia

La vendita di vino online non può salvare le aziende. Il settore rischia il collasso

Il Coronavirus costringe tutti a casa e la maggior parte delle attività commerciali sono ferme. Molte aziende vinicole si industriano a vendere vino online e a effettuare consegne a domicilio a Milano e nelle altre città d’Italia. Ma questa non può certo essere una soluzione concreta al problema economico che si sta creando. Il vino toscano, pluripremiato e famoso in tutto il mondo, a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19 sta subendo una grave crisi delle vendite, con un calo del 90% registrato a marzo. Il settore rischia il collasso, come dimostrano i dati aggiornati forniti da Confagricoltura. Tale percentuale riguarda le vendite di vino toscano rosso e bianco attraverso i canali diversi dalla grande distribuzione, ovvero quelli che riforniscono:

  • bar,
  • ristoranti,
  • alberghi,
  • catering.

Quello dei supermercati, infatti, è un canale che pesa soltanto il 30% per il vino toscano DOC e DOCG e con le suddette attività chiuse, il disastro per il settore è annunciato.

Crisi economica del settore vinicolo: vendita di vino online e consegne a domicilio per tamponare le perdite

l'uva per produrre il miglio vino in vendita online

Molte imprese italiane hanno dimostrato una grande capacità di reinventarsi, attivandosi per la vendita di vino online con offerte che mettano alla portata di un pubblico vasto anche il vino toscano famoso e pregiato.

Ce ne parla l’Amministratore Delegato di Etilika, Michele Trotta, in un’audio intervista a “Il Gusto con Candy Valentino” sulla Webradio SenzaBarcode:

Nonostante ciò, 23.000 aziende sono a rischio di fallimento e circa 93.000 addetti ai lavori rischiano di rimanere disoccupati.

Su CandyValentino.it ci occupiamo sempre di moda ed enogastronomia, le due eccellenze italiane nel mondo. Se nei giorni scorsi abbiamo scritto delle difficoltà del settore della moda causate dal Coronavirus, i numeri del settore enogastronomico non sono meno importanti.

Alle aziende occorre liquidità immediata e molte imprese di produzione di vino toscano DOC si sono dette disposte a dare il vino in pegno in cambio di finanziamenti.

Per salvare il vino italiano, liquidità immediata

Il presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana, Francesco Colpizzi ha dichiarato che il comparto del vino rischia il collasso prima di altri settori legati a generi di prima necessità. Molte aziende vitivinicole contano anche sulla vendita tramite le attività turistico-ricettive che ora sono ferme. «Serve liquidità per proteggere le imprese, il livello e la qualità occupazionale – ha affermato Colpizzi. Nei vigneti la ripresa vegetativa comincerà da un momento all’altro e richiede immediati interventi, il vino nelle cantine è un prodotto biologicamente vivo che ha bisogno di cure quotidiane. I provvedimenti adottati dal Governo sono totalmente insufficienti».

Anche se molti italiani hanno imparato a “digitalizzarsi” durante la quarantena e anche a comprare vino online, la vendita di vino a domicilio non è sufficiente a coprire le gravi perdite del settore.

Confagricoltura fa richiesta di una moratoria di almeno due anni sulle operazioni a lungo, medio e breve termine. Altre proposte sono i mutui trentennali garantiti dallo Stato e i finanziamenti a 12/60 mesi assistiti dalla garanzia del vino dato in pegno.

I numeri del vino toscano famoso in tutto il mondo

vari tipi di vino online

Il vino toscano rosso e bianco, DOC, DOCG e IGT è famoso a livello mondiale e ha sempre vantato numeri importanti di vendite online, presso negozi fisici e nei punti di ristoro. Vediamo nel dettaglio l’impatto che ha sull’economia del Paese. Ben 23.000 aziende articolano la propria produzione e vinificazione attraverso 60.000 ettari coltivati a vigneto, di cui:

  • 55.000 ettari per la produzione di vini DOC e DOCG,
  • 27.000 ettari totalmente rinnovati negli ultimi anni grazie anche ai fondi OCM.

Esistono 58 Denominazioni ed Indicazioni Geografiche, di cui:

  • 11 vini DOCG (tra cui Morellino, Vernaccia, Nobile di Montepulciano, Chianti Classico, Chianti, Brunello),
  • 41 vini DOC (tra cui Bolgheri, Pomino, Vinsanto, Monteregio, Rosso di Montalcino, Montecucco, Maremma),
  • 6 vini IGT (tra cui Toscano, Costa Toscana).

Il valore delle esportazioni ammonta a un totale di 520.000.000€ e rappresenta il 29% dell’export nazionale di vini fermi.

Candy Valentino

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