Le frodi alimentari in Italia: come si tutelano i consumatori?
In commercio talvolta anche nel nostro Paese, che vanta controlli ferrei sul settore alimentare, si trovano prodotti non sicuri o non conformi alla legge e ci si scontra con le frodi alimentari. Il cibo italiano è noto nel mondo per la sua qualità straordinaria ma anche in Italia, di tanto in tanto, vengono alla luce casi che fanno preoccupare i consumatori.
Si definisce frode alimentare la produzione e vendita di generi alimentari che non rispetta le normative e provocano un danno igienico-sanitario ed economico alle persone. La non conformità alla legge può interessare diversi aspetti della produzione, ad esempio:
- le modalità e i passaggi del processo produttivo,
- gli ingredienti,
- la corrispondenza tra ciò che si trova in etichetta e ciò l’alimento effettivamente contiene.
Indice:
Le frodi alimentari più comuni
Tutela e prevenzione delle frodi alimentari
Tipologie di frodi alimentari
Le frodi nel settore alimentare solitamente vengono distinte in due tipologie ovvero quelle commerciali e quelle sanitarie. I produttori fraudolenti spesso modificano l’alimento rispetto alla normativa al fine di aumentare il profitto e ridurre i costi. Ciò comporta il rischio di commercializzare prodotti nocivi per la salute.
Ma cosa si intende con adulterazione, falsificazione, sofisticazione? Proseguendo oltre nella lettura, potrete approfondire il significato di questi termini.
La frode sanitaria
In caso l’azienda produttrice che effettua frodi alimentari utilizzi sostanze potenzialmente dannose per la salute dell’uomo, si parla di frode sanitaria. A seconda del tipo di modifica che si effettua all’alimento, si distinguono:
- adulterazione, tramite la quale si modifica la composizione dell’alimento con una sostituzione dei suoi elementi specifici. Per risparmiare, ne vengono utilizzati altri di qualità inferiore o si sottraggono sostanze senza dichiararlo;
- falsificazione, quando si indica il prodotto con la denominazione che appartiene a un altro tipo di alimento;
- sofisticazione, se vengono sostituiti parzialmente dei componenti propri dell’alimento stesso per migliorarne l’aspetto o camuffarne i difetti;
- contraffazione, orientata a far apparire un prodotto genuino grazie all’uso ingannevole in etichetta di nomi o marchi.
La frode commerciale
Quando si parla di frode commerciale, il cibo o la bevanda non sono dannosi per la salute o poco sicuri dal punto di vista igienico. Il problema, invece, riguarda il prezzo della merce superiore a quello legittimo. Ciò avviene, ad esempio, tramite la dichiarazione di un’origine di provenienza degli ingredienti diversa da quella effettiva. Un’altra possibilità è che non venga rispettato il processo di produzione e assicurato il conseguente livello qualitativo.
Le frodi alimentari più comuni
Gli alimenti più soggetti a frode sono:
- gli olii e grassi. È frequente, ad esempio, che si trovi della margarina vegetale venduta come burro. Un altro fenomeno comune è che l’olio d’oliva venga diluito con acqua o con olio di semi o trattato con sostanze decoloranti e deodoranti;
- il pesce e altri prodotti ittici. Capita ad esempio che il pesce scongelato venga dichiarato prodotto fresco oppure il pesce d’allevamento venga venduto come pesce pescato in mare;
- la carne. Talvolta viene scoperta la vendita di carni contenenti tracce di medicinali. Il trattamento però non risulta dichiarato e non c’è garanzia che sia stato rispettato il periodo che deve passare tra l’ultima somministrazione del farmaco e la macellazione dell’animale;
- il latte e i prodotti lattiero-caseari. Anche in questo caso, ad esempio, viene commerciato latte con aggiunta di acqua. Un’altra possibilità è che il latte dichiarato come intero sia in realtà scremato.
Le frodi made in Italy
I prodotti alimentari made in Italy di cui scrivo sempre su CandyValentino.it e che rappresentano le nostre eccellenze culinarie, sono particolarmente soggetti a frodi. Nella maggior parte dei casi la denominazione di questi prodotti sembra italiana ed è volta a indurre il consumatore straniero in errore. Si tratta quasi sempre di alimenti prodotti all’estero e tra le imitazioni più comuni riguardano:
- il vino,
- il parmigiano,
- il pecorino romano,
- la mozzarella,
- gli insaccati,
- l’olio extra-vergine d’oliva.
Oltre a ingannare il consumatore, ciò danneggia l’immagine dei prodotti originali made in Italy e riduce la possibilità di esportarli all’estero.
Tutela e prevenzione delle frodi alimentari
In Italia il Dipartimento che si occupa di tutelare il consumatore dalle frodi nel settore alimentare è quello dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari. Questo organismo di controllo, abbreviato con l’acronimo ICQRF, è uno dei più attivi a livello europeo. Nel nostro Paese anche alcuni reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri si occupano di effettuare questi controlli.
Dai rapporti di tali organismi, emerge comunque che la maggior parte dei prodotti che arriva sulle tavole degli italiani non è sottoposta a pratiche fraudolente. L’Italia infatti può vantare una grande quantità di alimenti genuini e di elevata qualità.
A “Il Gusto con Candy Valentino” potete ascoltare l’intervento del dott. Flavio Berilli dell’ICQRF riguardo a questo argomento:
Candy Valentino
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