
Bancovino: il nuovo slow bistrot a Roma Prati
Vi piace mangiare bene e bere vino di qualità? Anche nell’epoca del digitale, amate scoprire e sfogliare un buon libro invece di controllare continuamente i social network sul vostro smartphone? Nel quartiere di Roma Prati ha aperto lo scorso ottobre un locale adatto a chi ha voglia di consumare un drink in tutta tranquillità. Bancovino infatti si definisce uno slow bistrot, perché si colloca perfettamente in linea con quei principi che definiscono un certo stile di vita che ora si sta rivalutando. Un modo di mangiare – slow food, un ritmo di vita cittadino – slow town, tesi ad assaporare con attenzione ogni momento. Se l’idea dell’aperitivo in un locale affollato e caotico non vi mette a vostro agio ma non volete rinunciare comunque ad un momento di relax in compagnia, vale la pena che facciate un salto in questo nuovo locale.
Chi c’è dietro al Bancovino?
Questo grazioso slow bistrot in via Pietro Borsieri 27 è nato grazie alla volontà di Francesca Romana Castellani di ridare vita ad un vecchio locale del quartiere. Francesca Romana Castellani è membro dell’Accademia Italiana della Cucina per la delegazione di Roma, ricercatrice e food writer per il Centro Studi dell’Accademia. La nuova gestione ha puntato sulle doti culinarie di Anna Pittiglio e sulla selezione di materie prime di alta qualità. Verdure di stagione lavorate con creatività ed una vasta selezione di vini caratterizzano la proposta di gusto di Bancovino. La cuoca Anna Pittiglio a seguito della sua esperienza di successo a Barcellona, è tornata in Italia a proporre fragranze, gusti e sapori che possono sorprendere anche nel piatto “classico”.
Paolo Lonoce ha curato con competenza e passione la scelta dei vini per la cantina. Molti dei vini provengono dalle Cantine Lupo con una predilezione per quelli locali. Non mancano cocktail per tutti i gusti, accompagnati da sfiziosità e da un’accurata selezione di salumi e formaggi francesi e inglesi.
Cosa si mangia da Bancovino?
Il menù di Bancovino varia ogni settimana. Questo perché per realizzarlo si parte dalle materie prime stagionali, provenienti prevalentemente da fornitori locali. Alcune delle specialità sono:
- l’uovo in cocotte su crema di patate e guanciale croccante;
- la mozzarella di bufala con alici di Sicilia, cipolla rossa in agrodolce e sfoglia di pane croccante;
- il baccalà dissalato con verdure saltate e salsa aiolì;
- il pollo speziato con verdure saltate e riso basmati;
- il vitello cotto a bassa temperatura con misticanza e chutney di mango;
- la crema di zucca e zenzero con porri e nocciole tostate;
- la lasagna di zucca e salsiccia.
L’idea è quella di valorizzare le eccellenze del territorio, esaltandole anche con i vini giusti. La carta dei vini è molto varia ed è stata pensata, infatti, per accompagnare le pietanze del menu.
Bancovino: la location
La location di Bancovino è caratterizzata da una novità assoluta: la biblioteca. Tra i libri a disposizione degli ospiti si troveranno centinaia di titoli legati al cibo. Non solo libri di ricette e di cucina, però, ma anche riviste di lifestyle e design, per immergersi in un modo di vivere il cibo e il vino che non sia soltanto buono, ma anche bello.
Entrando nel bistrot di Roma Prati Bancovino si percepisce subito un cambiamento rispetto al passato grazie alle piantine aromatiche che si trovano ovunque. Un modo originale di dare il benvenuto agli ospiti, in un trionfo di profumi piacevoli e delicati. Ma al bistrot di Roma Prati Bancovino l’attenzione per i dettagli è in ogni cosa. Ve ne accorgerete notando l’impiattamento delle pietanze, oppure le tazzine di caffè di raffinata porcellana cinese.
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