
Efficienza e sostenibilità: i principi dell’agricoltura 4.0 in Italia

Da tempo si sente parlare di agricoltura 4.0 in Italia. La nostra è una nazione che fa dell’agroalimentare di qualità un pilastro della sua economia. Il nostro Paese negli ultimi anni ha dimostrato un impegno assai maggiore di altre nazioni nella sostenibilità delle sue produzioni agricole. Ben 60 su 480 delle nuove imprese del mondo fornitrici di tecnologie per l’agricoltura, sono italiane.
Le aziende italiane hanno dunque abbracciato le soluzioni innovative per l’agricoltura digitale anche se il margine di miglioramento è ancora molto alto. Se gli agricoltori italiani sono al top della classifica rispetto a quelli di altri Paesi, infatti, moltissimi campi agricoli non sono ancora “smart”. L’introduzione del digitale può contribuire a far partecipare il nostro Paese alla sfida della crescita alimentare globale, perciò la tematica risulta molto importante.
Cos’è l’agricoltura 4.0?
Per chi non lo sapesse, quando si parla di agricoltura digitale ci si riferisce a quella che risulta più moderna, redditizia e meno impattante sull’ambiente grazie all’utilizzo di nuove tecnologie. Ma quali sono queste tecnologie legate al settore agricolo? Le più sfruttate al momento sono:
- i sensori nei campi,
- i sensori sui trattori,
- i droni in campo,
- la logistica controllata.
Naturalmente le aziende più attente e che si impegnano maggiormente dal punto di vista ambientale sfruttano anche sistemi intelligenti per il risparmio energetico, a partire dall’utilizzo dei pannelli solari. Oltre all’attività “in campo” è importante, a livello di impatto ambientale, anche lo smart packaging. Le “etichette parlanti” sono un esempio molto attuale.
Le condizioni di lavoro, inoltre, beneficiano notevolmente dell’investimento in soluzioni innovative per il settore ed è possibile, tramite le nuove tecnologie, monitorare anche l’impatto sociale e ambientale di un prodotto agroalimentare. Maggiore attenzione per la natura e per il lavoratore, quindi.
Le tecnologie dell’agricoltura di precisione e i benefici dell’agricoltura 4.0 in Italia

L’agricoltura di precisione sfrutta l’Internet of Things (o internet delle cose) e i Big Data Analytics. Insieme all’agricoltura interconnessa (o Internet of Farming) consentono di effettuare un’analisi incrociata di fattori ambientali, climatici e colturali. In questo modo gli agricoltori possono:
- stabilire in modo più preciso il fabbisogno irriguo e nutritivo delle coltivazioni,
- prevenire patologie,
- identificare infestanti prima che proliferino,
- compiere interventi mirati,
- ridurre i costi,
- migliorare la qualità dei prodotti,
- migliorare la resa del raccolto.
Molte di queste tecnologie si possono utilizzare per qualunque tipo di settore agricolo. Se si considera che solamente i trattori impiegati in Italia generano oltre un milione di Gigabyte in un anno, si comprende come le nuove tecnologie potrebbero rivoluzionare il settore in termini di vantaggi.
Lo sviluppo della sostenibilità agricola nel futuro

Le aziende agricole di piccole dimensioni hanno ancora difficoltà a investire nella sostenibilità e nell’agricoltura 4.0 e in Italia esiste un numero corposo di imprese di questo calibro. Un grosso margine di miglioramento potremmo averlo con maggiori agevolazioni fiscali anche sul fronte della formazione e della sensibilizzazione. Un finanziamento di più di 16 milioni di euro, 12 dei quali provenienti dall’Unione Europea, ha già permesso, intanto, a DataBio di creare una piattaforma in grado di raccogliere e catalogare una quantità vasta di dati agricoli.
Un altro fattore importante per rendere possibile la diffusione delle agricolture sostenibili è l’estensione della banda larga ed extra-larga anche alle zone rurali, per permettere l’interconnessione della filiera.
C’è ancora molto lavoro da fare, dunque, ma l’Italia si sta muovendo ed anche in termini di sostenibilità, il food rimane una delle principali eccellenze italiane nel mondo.

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