Detenuti e lavoro: l’enogastronomia è protagonista di Economia Carceraria
Nelle carceri italiane ci sono molte iniziative lodevoli volte a formare i detenuti in svariate professioni e ad agevolarli nel reinserimento nel mondo del lavoro al termine del periodo di detenzione. Le attività finalizzate all’inserimento lavorativo dei detenuti sono fondamentali per evitare che tornino a delinquere una volta scontata la loro pena. Esistono tante tipologie di lavoro carcerario e molte di queste sono focalizzate sulla produzione di cibi e alimenti caratteristici dell’enogastronomia italiana.
Economia Carceraria è una delle organizzazioni in Italia che fonda la propria attività sulla risoluzione del problema del lavoro nelle carceri. I prodotti alimentari realizzati e venduti grazie a percorsi di formazione avviati dalle diverse cooperative che fanno riferimento a questa S.r.l. sono tutti di alta qualità e hanno il pregio di essere in grado di contribuire a correggere traiettorie di vita.
I progetti sostenuti da Economia Carceraria
L’ordinamento Penitenziario stabilisce che il diritto di lavorare è obbligatorio per tutti i detenuti, ma in realtà solo il 30% riesce a usufruirne. Tra i 17.000 detenuti che lavorano, tra l’altro, soltanto 2.500 vengono assunti da un datore di lavoro esterno all’amministrazione penitenziaria.
La piattaforma Economia Carceraria è nata con lo scopo di favorire l’occupazione tra i le persone detenute. I prodotti dell’Economia Carceraria puntano più alla qualità che alla dinamica speculativa del profitto, con l’obiettivo prioritario di diminuire le recidive e i reati. Ciascun prodotto realizzato all’interno delle carceri è una storia che viene offerta a chi lo acquista, da raccontare e da ascoltare.
Il “business” che nasce nelle prigioni ha tutto il potenziale per contribuire alla crescita economica del Paese e ha un alto valore sociale e rigenerativo, virtuoso e solidale.
I prodotti enogastronomici realizzati dai detenuti
In moltissimi casi la formazione lavorativa dei detenuti è focalizzata sulla produzione e la vendita di generi alimentari e specialità della nostra enogastronomia, di elevata qualità. Tra i progetti sostenuti da questa organizzazione citiamo ad esempio:
- Birra Vale la Pena,
- Pasta dell’Ucciardone,
- Campo dei Miracoli,
- Cotti in Fragranza,
- Caffè Lazzarelle,
- Farina nel Sacco,
- Sprigioniamo Sapori,
- L’Arcolaio – Dolci Evasioni,
- Caffè Galeotto,
- Made in carcere.
A breve sarà attivo l’e-commerce che permetterà di ordinare tutti i prodotti realizzati grazie alle diverse cooperative sparse nelle regioni d’Italia e riceverli a casa, in tutta comodità.
Oscar La Rosa racconta la gastronomia prodotta nelle carceri
La gastronomia ha ha un valore aggiunto per chi si trova a lavorare in un carcere perché dà la possibilità alle persone detenute di fare con le proprie mani qualcosa di bello e buono. Per produrre prodotti alimentari di alta qualità, poi, è necessario per un’impresa investire tanto tempo a differenza di quanto avviene con la produzione industriale. Nelle prigioni il tempo è un elemento che non manca e in questo modo può trasformarsi in opportunità.
Oscar La Rosa, CEO di Economia Carceraria nella mia audio intervista pubblicata nella mia trasmissione “Il Gusto con Candy Valentino” racconta che una buona parte dei progetti è legata alla produzione di alimenti. Per i dettagli non perdete l’episodio sulla Webradio SenzaBarcode.
Candy Valentino