shopping terapeutico
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Appassionati di moda e spendaccioni, sapete che lo shopping è terapeutico? Ecco come riduce lo stress e giova alla salute

fare shopping è terapeutico

Amate fare acquisti ma siete assaliti dai sensi di colpa quando spendete nei negozi? Non molto tempo fa, da uno studio condotto da alcuni ricercatori a Taiwan e in Australia, è emerso che lo shopping è terapeutico e fa bene all’autostima e anche alla salute. Se vostro marito vi rimprovera quando tornate a casa con l’ennesima shopper bag piena di vestiti e accessori alla moda o vostra moglie disapprova l’ennesimo pacchetto recapitato a casa con l’ultimo dispositivo tecnologico, riferite quanto segue. Lo shopping, stando a quando affermato dagli esiti della ricerca scientifica, contribuisce notevolmente a ridurre lo stress e migliorare l’autostima.

Lo shopping calma l’ansia e fa bene all’autostima: una sorta di terapia fai da te

Forse vi eravate sempre accorti che si finisce per fare acquisti in momenti di particolare insoddisfazione, senza riflettere sulla reale utilità dell’oggetto comprato. Questo avviene, magari, per compensare una sofferenza, una delusione, per risollevare l’umore in una giornata “no”. Sul momento, si avverte una sensazione di piacere, contentezza, di successo, di entusiasmo per la nuova conquista. Non di rado, però, capita che il giorno dopo, passata l’ebbrezza iniziale, ci si senta stupidi e in colpa per quel gesto dettato dal desiderio di compensazione e non da reali esigenze. Poco importa: cercate di non rimproverarvi troppo e pensate che, in fin dei conti, quell’acquisto vi avrà portato benefici all’umore e effetti sull’autostima equivalenti a quelli che vi avrebbe dato una seduta dallo psicanalista.

Lo shopping rende felici

lo shopping terapeutico

Ci sono altri casi di studi sull’effetto terapeutico dello shopping. Un gruppo di ricercatori americani dell’università del Michigan, ad esempio, ha tentato di dimostrare che fare spese avrebbe anche un impatto positivo immediato sulla felicità. Sono state eseguite tre serie di esperimenti prevalentemente sulle donne, che hanno evidenziato come la shopping-terapia minimizzi gli effetti della tristezza e dalla malinconia. Le donne che facevano acquisti, risultavano fino a tre volte più felici di quelle che guardavano le vetrine senza cedere alla tentazione, convinte di avere una maggiore capacità di controllo della propria vita. Inoltre, un pool di psicologi dell’università dell’Alabama, ha confermato che, in base ai loro studi, concedersi qualche piccolo lusso aiuta a guadagnare più sicurezza in se stessi.

I benefici per la salute: ecco le statistiche sullo shopping terapeutico

Alcuni dati statistici emersi sono risultati particolarmente interessanti. Si è verificato, ad esempio, che, prendendo in esame un campione di persone over 65 che si dedicano agli acquisti almeno sei giorni alla settimana (spesa ordinaria compresa), tra queste il tasso di mortalità è inferiore del 28% rispetto a quello dei “risparmiatori”. Anche solo l’attività di consultare volantini e cataloghi, selezionare i prodotti più interessanti, uscire e girare fra i negozi, aumenta la motivazione, il buonumore e permette di praticare esercizio fisico. Insomma, lo shopping contrasta la pigrizia mentale e quella fisica e per certi versi fa dimagrire, infatti è stato calcolato che passeggiare per tre ore per guardare i negozi e provare i capi di abbigliamento consente di bruciare circa 350 calorie.

Anche il docente di marketing Rik Pieters ha studiato e dimostrato ai suoi corsi presso l’università di Tilburg, in Olanda, che acquistare ciò che ci piace può contrastare la solitudine e il malessere esistenziale. Il momento degli acquisti è vissuto come un tempo da dedicare a se stessi e la sensazione di benessere data dalle compere produrrebbe un’azione ansiolitica naturale.

Quanto si spende per avvertire gli effetti terapeutici dello shopping?

donna di ritorno dallo shopping terapeutico

È chiaro che non si deve esagerare o si rischia di compromettere la propria stabilità economica: come per tutte le cose, ci vogliono buon senso ed equilibrio. I ricercatori di Taiwan e dell’Australia che hanno effettuato lo studio sulla capacità dello shopping di combattere lo stress, tra l’altro, hanno constatato che per sfruttare il beneficio psicofisico, è sufficiente spendere poco.

Togliersi qualche piccolo sfizio, usando un budget ridotto più volte alla settimana, risulta efficace. Non è un caso, dunque, se negli ultimi anni si vedono, ad esempio, negozi di make up in franchising presi d’assalto dalle giovanissime, che vogliono divertirsi a scegliere e comprare cosmetici ma non possono spendere troppo. Attenzione, però, a non optare per articoli scadenti. Sempre meglio scegliere prodotti di qualità, eco sostenibili e, perché no, made in Italy.

Attenti allo shopping compulsivo

C’è chi conosce già molto bene gli effetti benefici dello shopping sull’umore e finisce per perdere il controllo e non poter più fare a meno di spendere. Uscire a fare acquisti distrae e aiuta l’umore ma per non rischiare di esagerare, anche la tecnologia è arrivata in aiuto a chi soffre di shopping compulsivo. L’Intelligent Environments, infatti, ha inventato un braccialetto di nome Pavlok che dà una scossa, una vera e propria scarica elettrica(lieve, da 340 volt) se si sta spendendo troppo. Il dispositivo ultra moderno è associato al conto corrente e allo smartphone del proprietario.

Senza arrivare a questi rimedi estremi, però, è utile innanzi tutto capire se lo shopping è diventato una mania. Ecco alcuni segnali:

  • si è convinti che ogni nuovo acquisto sia assolutamente necessario;
  • si prova invidia per gli oggetti, gli abiti e i dispositivi tecnologici di amici e colleghi;
  • fare acquisti è l’unica attività antistress che si conosce;
  • si pensa allo shopping anche mentre si lavora o si sta insieme al partner;
  • si sfora quasi sempre il budget che si voleva destinare agli acquisti.

Candy Valentino

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