Liquori alle erbe aromatiche. Quali sono i più famosi e come prepararli in casa
Gli italiani amano i liquori alle erbe e ne producono una gran varietà. Il liquore è una bevanda il cui grado alcolico varia fra i 25 e 50 gradi, spesso associata al momento di fine pasto. Molti lo chiamano digestivo proprio per via delle proprietà associate ad alcune erbe aromatiche, di cui parla anche il noto bartender Matteo Zed nel suo libro sull’amaro italiano. Ma quanti conoscono la storia e le origini di questa bevanda gustosa? Fin dal Medioevo, nel mondo arabo si avviò la distillazione delle erbe per preparare essenze. La nascita della liquoristica in Europa ha avuto luogo nelle abbazie fortificate benedettine. I frati erano tra i pochi a conoscere la fitoterapia e preparavano infusioni di piante e radici in alcool.
Storia, origini e tipologie di liquori alle erbe
Dall’adattamento delle antiche ricette farmaceutiche, nacquero i liquori prodotti dalle aziende distillatrici. La produzione dei liquori prese il via nel ‘500 con il Rinascimento Italiano. L’Italia è tutt’ora il Paese che produce il più alto numero di amari nel mondo, spaziando dai vermouth ai liquori.
Le ricette antiche dei liquori tramandate dalle famiglie di generazione in generazione, variano a seconda delle piante utilizzate e del tempo di infusione.
Il procedimento prevede che si pestino e mettano in infusione nell’alcool le piante officinali scelte. In seguito, si filtra il liquido e lo si corregge con acqua e zucchero e con l’aggiunta di agrumi e cortecce, in base ai gusti e alle ricette. Ogni regione e ogni città italiana in genere è caratterizzata dalla produzione di una determinata tipologia di liquore. Le piante usate tipicamente sono quelle che hanno proprietà digestive:
- la china,
- la genziana,
- la corteccia di angostura.
Principali tipi di liquori alle erbe
In base alle loro caratteristiche organolettiche, i liquori si suddividono in:
- liquori naturali, sono quelli caratterizzati da un profumo e un sapore ben definiti, è possibile distinguere facilmente gli ingredienti utilizzati nella preparazione;
- liquori fantasia, sono quelli che hanno profumazione e gusto più complessi e difficili da definire, composti dall’insieme delle erbe aromatiche macerate;
- creme, sono caratterizzate dalla densità, hanno minor contenuto di alcool e più dolcificante;
- liquori dolci, con alta percentuale di zucchero;
- liquori amari, particolarmente diffusi in Italia, digestivi, prodotti con diverse erbe medicinali in miscele e dosaggi segreti per ogni azienda.
Come preparare i liquori alle erbe in casa
Il liquore si può preparare anche a casa in una quantità sufficiente per il consumo di una famiglia. Se si possiede un orto, si potranno utilizzare le proprie erbe aromatiche da lavorare, prive di pesticidi ed elementi chimici, lavate e asciugate.
La preparazione è semplice e veloce. Si lega con uno spago un mazzo di erbe aromatiche che può essere misto, ad esempio rosmarino, salvia, timo, basilico, santoreggia. Si inserisce in un barattolo di vetro e si versano all’interno 500 millilitri di alcool a 95° per alimenti. Si lasciano macerare al buio le erbe per due settimane circa e si agita il barattolo di tanto in tanto.
Si prepara lo sciroppo di zucchero facendo bollire 500 millilitri di acqua con 400 grammi di zucchero finché quest’ultimo si scioglie completamente e si lascia freddare. Si filtra l’alcool nella bottiglia con una garza e si aggiunge lo sciroppo, mescolando. In fine, si lascia riposare qualche giorno.
La tradizione del liquore: quando lo bevono gli italiani?
Pranzo di Natale, cenone di Capodanno, feste di compleanno, tavolate in famiglia. Dopo un pasto sostanzioso a casa o al ristorante, con i parenti, gli amici o i colleghi, gli italiani amano bere un liquore in compagnia. Prepararlo da soli con le proprie erbe aromatiche può essere un modo per sorprendere i propri ospiti.
Differenza tra gli amari alle erbe e i liquori
L’amaro alle erbe in genere ha una gradazione alcolica tra i 20° e 45°. Questa bevanda si ottiene dalla fermentazione alcolica dei succhi vegetali e dalla successiva concentrazione dell’alcool tramite la distillazione. Macerazione, infusione a caldo e percolazione sono quindi i tre passaggi utilizzati. La percentuale di zucchero usata rappresenta il fattore principale per distinguere l’amaro dagli altri liquori.
Candy Valentino