Come leggere le etichette alimentari
Sapere come leggere le etichette alimentari è importante per essere maggiormente consapevoli di ciò che si acquista e si consuma a tavola. Questi biglietti da visita degli alimenti ci permettono di conoscerne la vera identità e fare un confronto utile tra prodotti apparentemente simili. Il loro requisito principale è quello di informare correttamente e in modo chiaro il consumatore sulle effettive caratteristiche del prodotto.
L’etichetta alimentare permette di conoscere nel dettaglio la composizione e gli ingredienti di cibi e bevande che troviamo in vendita. I colori e le illustrazioni della confezione, invece, hanno in genere il solo scopo di attirare l’attenzione e spesso non riflettono le proprietà dell’alimento.
Le voci presenti sulle etichette alimentari
Cosa c’è scritto sull’etichetta? Alcune informazioni devono essere obbligatoriamente presenti per legge e altre sono facoltative. In genere le voci principali che troviamo sono:
- il nome specifico con il quale è conosciuto comunemente il prodotto;
- l’elenco delle sostanze usate nella preparazione dell’alimento, in ordine decrescente di peso;
- le percentuali dei principi nutritivi presenti;
- le calorie relative a 100 grammi di prodotto;
- il peso al netto della confezione e dei liquidi utilizzati per conservazione e confezionamento;
- la data di scadenza.
La regolamentazione riguardante gli ingredienti ha subito diverse modifiche negli anni, a tutela dei consumatori. Ad esempio, non è più consentita la dicitura generica “oli vegetali” ed è obbligatorio indicare il tipo di olio utilizzato. Ma come si fa a capire a colpo d’occhio dall’etichetta se un prodotto è più o meno sano? Tendenzialmente vale il principio secondo cui minore è il numero degli ingredienti indicati, maggiore è la qualità.
Gli zuccheri e i grassi nelle etichette alimentari
Uno degli elementi indicati in modo meno chiaro in molte etichette è lo zucchero. Talvolta la presenza di questo ingrediente è nascosta dietro più diciture come sciroppo di glucosio, sciroppo d’agave, miele, destrosio, fruttosio. La stessa cosa avviene spesso con i grassi che si distinguono in margarina, strutto, olio di mais, burro. Attenzione allora, se siete a dieta, poiché fare riferimento solamente al quantitativo presente accanto alle voci “zuccheri” e “grassi” potrebbe risultare fuorviante.
Etichette alimentari ed espressioni ingannevoli
Sulle confezioni degli alimenti, insieme a grafiche accattivanti e immagini che invogliano all’acquisto, spesso si trovano diciture ingannevoli. Tra le più comuni ricordiamo “light” o “a ridotto contenuto di” che dovrebbero dare un’idea di prodotto “magro”. Anche la scritta promozionale “senza zucchero” spesso e volentieri non corrisponde a realtà.
D’altro canto, gli ingredienti di qualità sono sempre messi in evidenza. I produttori, ad esempio sottolineano il fatto di usare olio di oliva anziché di palma.
Come leggere le etichette alimentari: ce lo spiega il dottor Flavio Berilli
L’etichetta alimentare deve garantire i seguenti requisiti:
- indelebilità,
- chiarezza,
- leggibilità,
- facilità di lettura.
Ci sono differenze, a livello normativo, tra la commercializzazione dei prodotti sfusi, preincartati e preconfezionati. Nella puntata de “Il Gusto con Candy Valentino” sulla Webradio SenzaBarcode il direttore dell’ICQRF parla di come tutelarsi dalle frodi alimentari leggendo l’etichetta:
Candy Valentino
Un commento
Pingback: