Il successo del cibo italiano all’estero
Scrivo sempre di prodotti alimentari made in Italy e di ricette che rappresentano ogni regione italiana nel mondo. Oggi invece parliamo un po’ di esportazione delle nostre eccellenze. L’Istat ha di recente reso pubblici i dati relativi al commercio estero dei prodotti alimentari italiani. Lo scorso anno si è registrato un vero e proprio record storico dell’export del cibo made in Italy per un valore di quasi 17 miliardi. Sebbene gli scambi commerciali siano stati inevitabilmente penalizzati dalla pandemia, sembrerebbe esserci stata una svolta salutista nei consumatori a livello globale. Ecco che allora anche all’estero e in particolare negli Stati Uniti si è più portati a informarsi sulla nutrizione migliore e a scegliere la dieta mediterranea.
Prodotti alimentari italiani più richiesti all’estero
Quali sono i prodotti italiani maggiormente richiesti all’estero? Vi fornisco qualche dato curioso. Tra questi ci sono i nostri due formaggi più famosi, di cui ho parlato in alcuni miei precedenti articoli, ovvero:
- il Parmigiano Reggiano,
- il Grana Padano,
- l’Asiago,
- la Fontina,
- il Gorgonzola,
- il Provolone.
Poi, alcuni dei nostri salumi tradizionali, come la mortadella e, tra gli alcolici, oltre al vino anche i liquori come il limoncello.
Il cibo italiano in America
Tra i principali acquirenti del cibo Made in Italy ci sono gli americani. Non a caso, nei giorni scorsi si è svolto a Roma un incontro B2B tra alcuni produttori della Coldiretti e della UNAPROL provenienti da diverse regioni italiane, e una delegazione di buyers americani. I generi alimentari proposti sono stati eterogenei. Si spazia tra il torrone di Tonara (Sardegna) e i taralli alla cipolla pugliesi, passando per olio, vino, aceto balsamico, pasta, riso e tante altre eccellenze. Tra i buyers erano presenti il direttore dei servizi culinari dell’università del Massachusetts, il vice presidente della Yale University e i distributori Gordon Food Service e Altomonte’s Group.
Intervista a Giusi Malcangi
A coordinare il meeting che si è svolto a porte chiuse presso l’Hotel Savoy sono state Giusi Malcangi, presidente di Puglia Top Quality e Daniela Puglielli, fondatrice della MDR Mediterranean Diet Roundtable https://mdrproject.com/. La MDR è formata da un gruppo di esperti impegnato nell’analisi e nella soluzione di problemi relativi all’alimentazione e nella promozione di prodotti e stili di vita salubrinegli Stati Uniti. Ho parlato con Giusi Malcangi di alcuni aspetti relativi al crescente fenomeno delle esportazioni di alimenti nostrani, di seguito potete ascoltare l’audio intervista.
Candy Valentino