il design nel ristorante Piano Strada
Enogastronomia

Quanto conta il design in un ristorante?

Il design è uno di quegli aspetti che ruotano attorno al mondo del cibo e possono esaltare o penalizzare un’offerta di qualità in un bar, in un ristorante, in una taverna o in una pizzeria. Dopo il periodo di lockdown che ha coinvolto anche questi locali nelle nostre città, chi gestisce attività di ristorazione si sta industriando e attrezzando per riaprire e dare al pubblico la possibilità di mangiare fuori. Questo deve avvenire nel rispetto dei criteri di sicurezza indicati dal Governo, per evitare un ritorno della pandemia.

Alcuni designer si sono fatti notare proponendo soluzioni davvero singolari e talvolta improbabili. Dalla Francia, ad esempio, è arrivato un prototipo di campane in plexiglas che scendono dal soffitto per isolare ciascun commensale e consentirgli di mangiare senza mascherina. Gli utenti però commentano ironicamente sull’effetto comico che potrebbe avere il fatto di mangiare una bella minestra fumante sotto a queste campane in plexiglas o in presenza di altri divisori dello stesso tipo.

Gli elementi fondamentali di design in un ristorante

il menu di un ristorante

La situazione del tutto nuova e non facile del social distancing da conciliare con la ripresa delle attività di ristorazione, ha posto ancora una volta l’attenzione su quanto sia davvero importante il design nei ristoranti. Non mi riferisco soltanto all’arredamento, che è sicuramente una componente fondamentale ma anche a una serie di elementi visivi come:

  • il logo,
  • l’insegna,
  • il menu,
  • il sito web,
  • le pagine social.

Tutte questi fattori, se utilizzati correttamente, contribuiscono a rappresentare l’identità di un punto di ristoro e a volte sono in grado anche di raccontarne la storia e l’approccio al cibo. Un menu presentato in maniera sciatta o la scarsa attenzione a molti dettagli possono risultare in netto contrasto, magari, con la fama di un ristorante ottimo e recensito favorevolmente dalla guide enogastronomiche.

Lo stile di design e il suo effetto sulla psiche del cliente

Numerosi studi hanno dimostrato che gli stimoli visivi condizionano la percezione del gusto e dell’olfatto quando si mangia.  Oltre all’impiattamento del cibo che si è ordinato o alla presentazione originale e fantasiosa di un cocktail che si sta per bere, ci sono altri elementi che alterano il nostro modo di apprezzare quello che gustiamo a un bar o a un ristorante. L’illuminazione e la musica, ad esempio, possono fungere da “condimento digitale” e l’interior design dovrebbe essere curato da specialisti, per rispondere correttamente alle aspettative dei clienti.

Nel settore dell’arredo di interni per locali, anche le mode hanno il loro peso e condizionano la scelta dei materiali dei mobili, dei rivestimenti e dei tessuti e della decorazione delle pareti. È facile anche per i meno esperti intuire che uno stile rustico provoca sensazioni e aspettative differenti rispetto a uno stile retro, a un botanico o a un industrial.

Intervista a Francesca Angelini dello studio Doppio Tratto

Ho deciso di parlare di tutto questo con Francesca Angelini dello Studio Doppio Tratto, al quale vi avevo già accennato in occasione dell’inaugurazione del ristorante Tavola a Roma. Francesca in un’audio intervista per la Webradio SenzaBarcode a “Il Gusto con Candy Valentino” ci racconta quanto sia importante avere una visione d’insieme di impresa, comprendere le esigenze e le peculiarità di ciascun servizio di ristorazione e scegliere gli operatori giusti per realizzare ogni progetto, mettendo insieme un team ad hoc. Le sorelle Francesca e Valentina Angelini hanno curato il branding di molti locali e ristoranti famosi tra cui “Piano Strada”, dove hanno lavorato insieme allo studio Bevilacqua. Tra le altre cose, mi ha spiegato come anche una semplice pizzeria possa essere molto più accogliente e avere maggior successo grazie allo studio dell’arredo e di tanti elementi che facciano sentire i clienti coccolati.

Candy Valentino

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