Gli affreschi di Ravenna da vedere durante il viaggio in Romagna
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Viaggio in Romagna: ricette e percorsi insoliti nella regione di Fellini

viaggio in Romagna attraverso il vino

Il mio viaggio in Romagna stavolta comincia a Roma e a tavola, in uno storico ristorante della Capitale, il Margutta Veggy Food & Art. Questo è stato il primo circolo di cultura vegetariana di Roma e oggi rappresenta un’istituzione nel panorama enogastronomico europeo. Il 16 gennaio 2020, in prossimità della ricorrenza del centenario della nascita di Federico Fellini, si è tenuta qui una cena speciale intitolata “A tavola con Fellini”. In occasione della presentazione di uno degli eventi artistici che a Roma celebreranno i 100 anni dalla nascita del regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano – ovvero lo spettacolo di Francesco Sala “In viaggio con Fellini” – sono stati offerti agli invitati i piatti vegetariani del Margutta preferiti dal Maestro.

Federico Fellini, quando viveva a Roma, abitava proprio sopra a questo ristorante ed era in rapporti di amicizia con Claudio Vannini, il proprietario del locale. «In un periodo in cui, per motivi di salute, Fellini scelse la dieta vegetariana, cenava spesso al Margutta. All’epoca il ristorante proponeva una cucina rigorosamente vegetariana – spiega Tina Vannini – e a tavola si poteva bere solo the macha. Il Maestro, però, non voleva assolutamente rinunciare al suo amore per il buon vino… E allora gli servivamo di nascosto il vino nella teiera!».

Cucina romagnola in versione vegetariana: ecco la cena “felliniana” del Margutta

Tra un aneddoto e l’altro sul Maestro, un brano di Nino Rota interpretato al pianoforte da Antonio Nasca e un assaggio dello spettacolo teatrale allestito dalla compagnia nell’intervallo tra una portata e l’altra, sullo sfondo delle suggestive opere dell’artista Brivido Pop esposte in questi giorni al Margutta, ho potuto assaggiare:

  • un delizioso aperitivo con Pignoletto di Romagna e piadine fritte ripiene di cicoria;
  • i passatelli in brodo;
  • i malfatti di spinaci al pomodoro;
  • le frittatine di Maddalena farcite con zucca, carciofi, cipolle, zucchine e patate;
  • contorno di fagioli in umido leggermente piccanti;
  • doppio dessert, ovvero una tazzina di zabaione e un’“artistica” zuppa inglese servita nel bicchiere.

La cena è stata accompagnata da un ottimo Sangiovese Emilia Romagna Pandolfo e da Albana di Romagna.

Fellini: oltre al cognome del Maestro originario di Rimini, un brand in tutto il mondo

Candy Valentino davanti ad un’opera dell’artista Brivido Pop esposta al ristorante Margutta

Come ha affermato Enrico Carretta, produttore dello spettacolo “In viaggio con Fellini”, che andrà in scena presso il Teatro Lo Spazio di Roma il 21 e 22 gennaio 2020, Fellini all’estero è un brand, conosciuto ormai in tutto il mondo. Nell’arco di quasi quarant’anni di attività, da “Lo sceicco bianco” del 1952 a “La voce della Luna” del 1990, ha collezionato 4 Oscar per il miglior film straniero, per “La strada”, “Le notti di Cabiria”, “8½” e “Amarcord” e nel 1993 gli è stato conferito quello alla carriera. I titoli dei suoi più celebri film, tra cui anche “I vitelloni”, “La dolce vita” e “Roma”, sono diventati famosi a livello mondiale. Al nome di questo grande artista, che si può davvero considerare al pari di pittori come Michelangelo, sono ispirate insegne di negozi e locali nel mondo.

Lo spettacolo di Francesco Sala, che ha ottenuto il bollino del MIBACT Comitato Fellini 100, dopo il debutto nella Capitale viaggerà infatti prevalentemente all’estero.

La piadina romagnola: un’istituzione ed un must in un viaggio in Romagna

Se a Roma ho avuto un primo assaggio della cucina romagnola in versione “veggy”, la vera piadina ho avuto l’opportunità di assaggiarla durante una delle mie esperienze di viaggio in Romagna. La piadina è considerata la regina dello street food italiano ed ha origini antichissime, infatti, le prime tracce di questo tipo di pane risalgono agli antichi Romani.

Il ripieno tradizionale è quello con crudo, rucola e squacquerone. La piadina romagnola di Rimini è quella più sottile, senza lievito, mentre verso Ravenna e Forlì diventa più spessa.

Ricetta della piadina romagnola originale

La ricetta della tipica piadina di Rimini richiede una preparazione di circa 40 minuti e questi ingredienti fondamentali:

  • 500 grammi di farina bianca;
  • 50 grammi di strutto;
  • un pizzico di sale;
  • un pizzico di bicarbonato;
  • acqua tiepida.

Si comincia sciogliendo in un pentolino di acqua tiepida il sale; in una bacinella si versano farina, bicarbonato e strutto e si aggiunge l’acqua salata. Si impasta il tutto per circa 10 minuti, fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico. Si forma una palla e si infarina la superficie interna della ciotola dove la si adagia. Si copre con uno strofinaccio pulito e si lascia a riposo per mezz’ora. In seguito, si divide il composto in 4 palline e si spianano fino a formare delle piade di circa 25 centimetri di diametro, con uno spessore di 4 millimetri.

Si mette in una padella in ghisa una piada alla volta in modo che sia ben spianata e si cuoce rigirando spesso.

Cosa vedere se siete in viaggio in Romagna

Questa regione offre davvero tante tipologie di escursioni, sia nelle città d’arte che nelle località marittime. Gli itinerari possibili sono molti e, anche per quanto riguarda la città storica di Rimini, questa è ricca di piccoli e grandi capolavori di architettura come il Tempio Malatestiano, il Ponte Tiberio di epoca romana e il Castel Sismondo. Nei dintorni ci sono anche l’elegante borgo medievale di Santarcangelo di Romagna ed il borgo di Verucchio, sulla Valle del Fiume Marecchia. Per chi avesse tempo per un tour, ecco qualche punto di interesse nella regione:

  • il Castello Bardi, il Castello di Torrechiara, il Labirinto Fontanellato e le Terme di Tabiano a Parma;
  • il Duomo, il Parco dei Sassi di Roccamalatina e le Cascate del Bucamante a Modena;
  • il Palazzo dei Diamanti a Ferrara;
  • la Basilica San Vitale a Ravenna;
  • il Castello di Rivalta a Piacenza;
  • il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi tra le province di Forlì e Cesena;
  • la città di Gualtieri a Reggio Emilia.

Lo zafferano in Romagna: ecco l’impresa dell’Azienda Agricola Biologica I Cuori

Lo zafferano da scoprire nel viaggio in Romagna

A Bagnara di Romagna, a circa 40 km da Ravenna, c’è un impresa che si è avventurata dal 2010 nella coltivazione di un prodotto piuttosto inusuale per la tradizione locale: lo zafferano. Si tratta dell’Azienda Agricola Biologica I Cuori, dove Cristiana Conti ha avviato un’attività di agriturismo per accogliere i viaggiatori e far gustare i prodotti del suo lavoro. Nata con l’obiettivo di coltivare prodotti di nicchia, in regime di agricoltura biologica, si apre periodicamente al pubblico per visite guidate in cui spiegare il ciclo produttivo e le caratteristiche delle coltivazioni. Oltre a frutta e verdura di stagione, dal 2011 Cristiana ha messo per la prima volta a dimora dei bulbi di zafferano acquistati in Sardegna e nel 2012 ha avuto il primo vero raccolto, per poi avviare la commercializzazione a livello locale nel 2013. Gli stigmi ricavati dal fiore dello zafferano vengono lasciati interi, per garantire la massima purezza.

Sulla Webradio SenzaBarcode potete ascoltare la mia intervista a Cristiana Conti:

Candy Valentino

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