Crema di pistacchio, ricetta e curiosità sulla pianta di Bronte
La crema di pistacchi salati si usa sempre di più in pasticceria. In Sicilia la si trova come variante della farcitura dei cannoli tradizionali, nel Lazio come ripieno del cornetto e in tutta la penisola è presente in tante ricette. È perfetta per la decorazione di molti dolci e piace anche a chi non ama i dessert troppo zuccherini, proprio per il suo contrasto dolce/salato. Anche i più golosi di questo preparato, però, spesso non sanno dove crescono i pistacchi e che differenza c’è tra la pianta di pistacchio di Bronte e quelle di altre zone. Oggi vi racconto qualche curiosità in più su questo alimento tanto amato e diffuso nella nostra tradizione culinaria.
Indice
- Crema di pistacchio: ricetta
- Curiosità: dove crescono i pistacchi?
- Qual è la pianta del pistacchio di Bronte?
Crema di pistacchio: ricetta
Gli ingredienti che occorrono per la preparazione sono 150 grammi di pistacchi sgusciati, 100 grammi di cioccolato bianco, 20 grammi di burro, 100 grammi di zucchero e 50 millilitri di latte. In un pentolino si fa bollire dell’acqua e si versano i pistacchi per circa 10 minuti per rimuovere più facilmente la pelle esterna e poi tritarli finemente in un tritatutto. In un tegame si fondono a bagnomaria il cioccolato e il burro con il latte, girando delicatamente con un mestolo. Si uniscono i pistacchi e lo zucchero e si mescola per ottenere un composto cremoso. Infine, si fa freddare per poi utilizzare la crema nei dolci che si preferiscono.
Dolci con la crema di pistacchi salati
Avete imparato a preparare una crema deliziosa e volete qualche idea sui dolci da farcire con questo preparato? Ecco una piccola lista con dei suggerimenti:
- tortino pistacchio e Nutella,
- torta della nonna al pistacchio,
- bignè pistacchio e crema di ricotta,
- rotolo pistacchio e cioccolato,
- plumcake variegato al pistacchio,
- tiramisù al pistacchio,
- panettone al pistacchio.
Curiosità: dove crescono i pistacchi?
Pare che i primi a coltivare il pistacchio siano stati addirittura i Sumeri, quindi questo albero da frutto è senza dubbio conosciuto sin dall’antichità. Sebbene sia una pianta in grado di adattarsi a diverse condizioni climatiche e non necessiti di molte cure, in Italia si trova principalmente in Sicilia. Se ne trovano coltivazioni anche in Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna. Predilige ambienti poco umidi e non ama terreni a rischio di ristagno idrico. Escluse le zone climatiche soggette a gelate tardive, si trova bene in disparate condizioni e resiste al freddo. Cresce e si sviluppa maggiormente nei terreni profondi.
Qual è la pianta del pistacchio di Bronte?
Il pistacchio di Bronte, detto in zona anche “scornabeccu” o “spaccasassi” e riconosciuto a livello europeo la DOP, si distingue da quelli coltivati in altre regioni e persino in altre aree della Sicilia. Ha un maggior numero di frutti, caratterizzati da un mallo bianco-rossastro gommoso e resinoso. I pistacchieti di Bronte si coltivano su circa 3.000 ettari di terreno lavico dove in realtà riescono a crescere anche spontaneamente grazie alla presenza del terebinto. La “pistacia terebinthus” infatti ha radici profonde, molta capacità di adattamento, è rustica e resistente. Fiorisce tra marzo e aprile e il riempimento del frutto comincia circa due mesi dopo. La raccolta solitamente si fa all’inizio di settembre.
Se sei curioso di scoprire qualche informazione su un altro prodotto tipico della Sicilia, leggi il mio approfondimento sulle paste di mandorla.
Candy Valentino